Plaza Disco - Tortoreto Lido, Provincia di Teramo

Martina D.

È stata la mia prima volta in questo locale e purtroppo non ho avuto una bella esperienza. Non credo che io ed i miei amici torneremo ancora.
Essendo arrivati poco prima delle 23:30 non abbiamo avuto problemi ne con la fila esterna ne con il guardaroba. Tuttavia una volta dentro abbiamo iniziato ad infastidirci a causa delle numerose ripetizioni delle canzoni, drink che sapevano di acqua fresca e purtroppo il comportamento del resto dei clienti. Il limite è stato raggiunto però dalla cappa di fumo che sprigionava un odore ed un calore terribili. Non smettevamo più di tossire, credo sia inaccettabile!
Continuando con la serata, in attesa del cantante…mi sono ritrovata bagnata fradicia dalla testa ai piedi a causa di un tavolo molto vivace che ha deciso di lanciare in aria alcol. Oltre ad avere i capelli ed il vestito tutti bagnati, ho avuto problemi con un occhio che bruciava a causa del liquido. Se i vostri clienti sono questi, che ne fanno scappare altri, bene ma almeno spero ne siate consapevoli.
Per concludere la lunghissima attesa dell’ospite, magari normale per alcuni ma in molti non hanno apprezzato e sono andati via in anticipo, anche annoiati dalla musica ripetitiva e fastidiosa a tratti.
Per concludere direi che devo dare ragione alle numerose recensioni negative che ho letto in merito a questo locale, apparentemente dalle grandi potenzialità.

Sally

L'unica cosa che si salva è il locale in sé, che comunque è frequentato quasi solo da ragazzini giovanissimi. Per il resto file chilometriche per ogni cosa: ingresso, guardaroba, bar.... In particolare all'ingresso si perde molto tempo perché fanno la perquisizione con il metal detector. Le sale aperte sono 2 ma quella house resta sempre mezza vuota. I prezzi sono altissimi (5€ il guardaroba, 500€ il Dom Perignon) e si paga pure il parcheggio. Gli ospiti arrivano tardissimo: ad esempio tedua alle 4.30 quando molta gente se ne era già andata! Infine c'è da segnalare che nonostante il divieto di fumo, molte persone fumano all'interno del locale. E no, non sto parlando della sigaretta elettronica

Melania S.

Sono stata settimana scorsa per la prima volta alla serata dove era ospite kid Yugi. Non mi è piaciuta questa cosa che si paga anche il parcheggio e soprattutto 3€ sono anche troppi. Io e la mia amica abbiamo fatto una fila di più di un’ora tra fuori e il guardaroba.Inoltre l’ambiente non ci è risultato particolarmente gradevole dato che appena si entra c’è una puzza di fumo assurda e mentre si balla bisogna stare attenti ai ragazzi che ti fumano la sigaretta addosso senza preoccuparsi della cenere che poi finisce addosso, almeno per questo avrei preteso un minimo di controllo da parte del personale .

Enrico A.

Purtroppo, devo raccontare una serata che si è rivelata una grande delusione sotto diversi aspetti. Mi rendo conto che non si possa controllare il comportamento di tutti i clienti di una discoteca, ma l’atmosfera era pesante, ostile e poco sicura. Tra persone incattivite alla ricerca di risse e fumo di sigarette ovunque, la situazione era insostenibile. Più di una volta sono stato bruciato dalla cenere o dal contatto diretto con chi ballava accanto a me. Non parlo di semplice fastidio per l’odore, ma di un rischio fisico, e nessuno dello staff sembrava preoccuparsene o intervenire.

La situazione è peggiorata quando io e le mie amiche abbiamo deciso di provare a salutare l’ospite della serata, come facevano tante altre persone. Capisco che non sia possibile concedere a tutti di accedere all’ospite, ma il comportamento del personale è stato inspiegabile e profondamente discriminatorio. Eravamo un gruppo di tre persone, ma io sono stato lasciato fuori dai buttafuori, mentre le mie amiche sono state fatte entrare senza problemi. Ero sobrio, educato, rispettoso e assolutamente tranquillo, eppure sono stato ignorato e trattato come un problema semplicemente perché sono un ragazzo. Poco dopo, il buttafuori che mi ha negato l’ingresso ha fatto passare altre ragazze che non facevano nemmeno parte del nostro gruppo, mentre a me è stato detto di spostarmi. La parità qui è davvero un miraggio.

Essere trattato in questo modo è già umiliante di per sé, ma il colmo è arrivato con un episodio ancora più grave e spiacevole. Mentre ballavo, mi sono avvicinato a un ragazzo e ci siamo scambiati dei baci. Subito dopo, un buttafuori si è avvicinato a noi dicendo che “non si potevano avere effusioni in discoteca”. Potrebbe sembrare una regola generale, ma accanto a noi c’era una coppia etero che non solo si baciava, ma si toccava in modo esplicito: lui era tutto sbottonato e lei praticamente nuda. Non è mia intenzione giudicare cosa faccia o come si vesta la gente, ma trovo inaccettabile che a noi sia stato fatto un richiamo mentre a loro è stato concesso di fare tutto ciò che volevano. Non voglio essere pretenzioso, ma è difficile non pensare che il vero problema fosse il fatto che fossimo due ragazzi. È evidente che a qualcuno desse fastidio.

L’episodio più inquietante della serata è avvenuto poco dopo: qualcuno ha lanciato una bottiglia (o un bicchiere di vetro) quasi addosso. Fortunatamente non ci siamo fatti male, ma la cosa più grave è stata la reazione dei buttafuori. Due di loro erano lì presenti, hanno visto tutto e, invece di intervenire o gestire la situazione, si sono messi a ridere. Mi sono sentito completamente abbandonato, deriso e non protetto da chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza di tutti.

Pagare una cifra consistente per vivere un’esperienza del genere è un insulto. Una discoteca che non sa garantire il rispetto, la sicurezza e la dignità dei propri ospiti non merita di essere frequentata. Inoltre i tavoli che si pagano parecchio sono semplici divani 3 posti, che se siete fortunati come noi nemmeno vi potete sedere perché vengono occupati da gente random, e il personale non è in grado di liberarli.

In conclusione, questo locale si è dimostrato un luogo discriminatorio, incapace di tutelare chi lo frequenta e palesemente tollerante verso comportamenti inaccettabili, a meno che non ci sia un pregiudizio di fondo. Non ci tornerò mai più, e spero che questa recensione possa far riflettere la gestione. La musica e i nomi famosi non bastano: il rispetto per le persone dovrebbe essere la priorità assoluta.

Vittorio C.

LOCALE PESSIMO GESTITO DA “RESPONSABILI” ALTAMENTE SCONTROSI E PRESUNTUOSI
Dopo una fila di 1h gestita da incompetenti senza un flusso regolare,vengo rimbalzato alla porta perché portavo un vestito abbinato tinta unita/sobio senza nessun motivo logico. Avendo girato tanti club in Europa MAI nessuno si è mai permesso di rimbalzarmi per questo motivo stupido o quanto meno in casi di serate più “pettinate” veniva CHIARAMENTE scritto che tipo di dress code avere. Eravamo un gruppo di 10 persone e solo a me non hanno fatto entrare e quando ho cercato di parlare con un responsabile nonostante gli avessi fatto presente che tutti i miei amici erano entrati e che disto almeno 30km abbbondanti da questo pseudo locale non hanno avuto la men che minima tolleranza e comprensione della situazione. Che dire…neanche a Ibiza hanno causato questo tipo di problemi (tra l’ altro il pantalone incriminato ha proprio il logo dell’ Ushuaia Ibiza essendo il pantalone prodotto da uno dei Dj più influenti della scena elettronica quale Dimitri Vegas quindi ADATTO proprio per queste serate nei club) (ma vabbè…definire il Plaza club è come definire i Fuffa guru degli imprenditori). Alla luce dei fatti non c’è stato verso e mi trovo costretto a passare la notte di halloween sotto il gelo di Tortoreto lido,tutto questo perché una discoteca provinciale che come ospite porta Fred de palma (manco fosse David Guetta) ha deciso di sana pianta di inventarsi regole e di dire alla gente come si va a ballare la commerciale. Cose fuori dal normale…si vede che i 2 anni di pandemi4 non vi hanno danneggiato abbastanza e non vi hanno minimamente svegliato sul motivo del perché le discoteche italiane invece di fatturare come tutti falliscono o si devono adeguare a queste pseudo serate commerciali. Veramente uno SCHIFO e uno schiaffo a chi crede ancora nel clubbing italiano. Magari un giorno riusciranno a imparare cos’è davvero un club e come si gestisce,di certo non mandando il locale in overbooking e facendo sconti solo alle ragazze. Ho anche chiamato telefonicamente documentando l’ accaduto e il signore molto scontroso si è permesso di alzarmi la voce “perché non aveva tempo da perdere” fregandotene altamente di ciò che era successo aggiungendo un “imparati a vestire” per poi riagganciare la chiamata nel modo più rozzo e poco professionale che esista. E questi signori ricordiamo stanno nel commercio e hanno una attività. Altamente inqualificabile…

vit P.

Esperienza molto deludente, gestione poco professionale.
Dopo un’attesa di circa un’ora, con una fila gestita in modo disorganizzato, mi è stato negato l’accesso al locale senza una spiegazione chiara, nonostante indossassi un abbigliamento sobrio e adatto alla serata. In passato ho frequentato molti club in Europa, e ovunque viene chiaramente indicato se esiste un dress code specifico. Qui, invece, l’accesso mi è stato negato senza alcuna comunicazione.
Eravamo un gruppo di 10 persone, e tutti i miei amici sono entrati senza problemi. Nonostante avessi cercato di parlare con un responsabile per chiarire la situazione e spiegare che venivo da oltre 30 km di distanza, non ho trovato alcuna disponibilità o comprensione.
La cosa più frustrante è stata la mancanza di professionalità del personale. Dopo aver chiamato per chiedere spiegazioni, la persona al telefono è stata molto scortese e mi ha trattato con poca cortesia e per giunta mi ha pure insultato e riattaccato il telefono in faccia. Purtroppo, un'esperienza che ha lasciato l’amaro in bocca e mi ha fatto riflettere sulla gestione delle discoteche in Italia lasciate in mano a questi individui.

Eva

Fila all'ingresso di più di un'ora!!! Locale sovraffollato e pieno zeppo di fumo tanto da sembrare una camera a gas. Cocktail annacquati che sembrano succhi di frutta. Poi lasciamo perdere la gente che lo frequenta!

Matteo C.

Tavolo privè prenotato al costo di €60 a persona per la serata con Guè, cantante che non siamo riusciti a sentire grazie alla lunga e disorganizzata coda per entrare. Dopo aver pagato 60€ ci portano al tavolo, tavolo che era praticamente lo stesso ed anche nello stesso punto di qualche serata precedente non privè al costo di 30€. Amareggiati dalla situazione ordiniamo alcune bottiglie al tavolo che adesso stiamo ancora attendendo, sono passati circa 40 min ma ancora non si è visto nulla…PESSIMO